Blog
Tolstoj sotto le torri
Il merito del web-documentario «Da quassù si vede il mare» - presentato in anteprima al MAXXI sabato scorso davanti a 250 persone, in larga parte provenienti da Tor Bella Monaca - è proprio quello di provare a restituire al quartiere la sua memoria viva, le voci dei suoi abitanti, e le tante diverse storie dei suoi protagonisti di ieri e di oggi
Philippe Meirieu: «Agli studenti svantaggiati non serve solo “di più” ma anche “di meglio”»
professore di Scienze dell'educazione all'Università di Lione, ha insegnato in ogni ordine di scuola, operato nel campo della formazione, partecipato a importanti riforme. Philippe Meirieu, in questi giorni a Roma per un ciclo di incontri organizzati da Dopolavoro Matematico, e per presentare il suo ultimo libro "Cosa può fare l'educazione per salvare la democrazia"
Tornasole: a Tor Bella Monaca il primo presidio multidisciplinare per il contrasto dell’abbandono scolastico
Un protocollo d’intesa tra scuole, servizi sociali e associazioni del terzo settore nel solco della coprogettazione e dell'interprofessionalità che istituisce il primo presidio multidisciplinare per il contrasto della povertà educativa e della dispersione scolastica a Tor Bella Monaca.
Letture
L’ultima ora
Insegnante di storia e filosofia in una succursale alle estreme pendici del VI municipio di Roma, organizzatore delle più varie iniziative culturali (fino a pochi mesi fa anche nella veste di assessore alla cultura del IV municipio), scrittore di belle speranze, instancabile autore di reportage, recensioni e prefazioni, questo Stakanov della scena politica, educativa e culturale nazionale ci sorprende all’«ultima ora».
Italo Insolera – Roma Moderna.
Una lettura avvincente che ci permette di risalire ai mali di Roma capitale: l’intreccio di politica e affari che ne ha guidato lo sviluppo; il distacco, sempre deliberatamente voluto e aggravato, tra centro e periferia.
Nathan e l’invenzione di Roma
A cento anni dalla scomparsa di Ernesto Nathan dobbiamo riconoscere che del «migliore sindaco di Roma», iperboli a parte, continuiamo a sapere molto poco. E quel poco si riferisce perlopiù a ciò che Nathan non è stato. Non era nato a Roma. Non era iscritto ad alcun partito. E pare non fosse nemmeno particolarmente comunicativo, con il suo accento ‘esotico’, privo delle «veneri dello stile e dell’espressione».