Lunghezza e San Vittorino: la rigenerazione educativa tra passato e presente

Un progetto nel progetto “Casa Maestra”

Il programma “Lunghezza e San Vittorino: la rigenerazione educativa a Roma tra passato e presente” si inserisce nel più vasto progetto di “Casa maestra”. Quest’ultimo nasce nel 2023 dalla collaborazione del Dipartimento di Scienze della Formazione (DSF) dell’Università degli Studi “Roma Tre” con la Fondazione Paolo Bulgari allo scopo di promuovere la cultura educativa valorizzando il Museo della scuola e dell’educazione “Mauro Laeng” (MuSEd) – la più antica istituzione museale italiana dedicata alla storia della pedagogia, della scuola e dell’educazione – e incrementando la sua azione negli ambiti della ricerca educativa, della sperimentazione didattica e della collaborazione tra l’università e la società civile (la terza missione dell’Università).

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto in particolare, il progetto si concentra sul rapporto tra il MuSEd e il territorio del Comune di Roma attraverso due linee d’azione: la Public History of Education e la mappatura narrativa.

Public History of Education

Per valorizzare il patrimonio storico-educativo del MuSEd si è deciso di studiare e rileggere la sua storia e dei suoi fondi archivistici, librari e materiali dal punto di vista della Public History of Education, un’innovativa impostazione storiografica che, pur essendosi potuta affermare solo nell’ultimo decennio in Italia, risulta particolarmente preziosa per la sua capacità di analizzare e promuovere i rapporti tra mondo accademico e mondo extra accademico nelle pratiche di ricostruzione e di trasmissione della storia dell’educazione.

In termini operativi, la ricerca prevede la pubblicazione in open access di un volume dal titolo Il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” e la Public History of Education: una storia lunga 150 anni (Roma TrE-Press, 2025). Attraverso l’apporto e il coordinamento di vari specialisti del settore, la ricerca intende indagare l’evoluzione del rapporto tra il MuSEd e la società civile (specie quella presente sul territorio di Roma) durante i 150 anni di storia di questa realtà museale.

La mappatura narrativa. “Lunghezza e San Vittorino: la rigenerazione educativa a Roma tra passato e presente”

La mappatura narrativa di Lunghezza e San Vittorino prevede la ricognizione degli enti educativi che operano sul territorio e la raccolta di testimonianze, scritte e orali, al fine di ricostruire e conservare le memorie educative degli eventi educativi che hanno caratterizzato questi luoghi tra gli inizi del Novecento e gli anni Duemila.

Come campione della ricerca si è deciso di concentrare l’attenzione su Lunghezza (suddivisione urbanistica 8G) e San Vittorino (suddivisione urbanistica 8H) del VI Municipio del Comune di Roma, perché sono zone che sono state finora trascurate dagli studi specialistici e accademici, pur vantando interessanti precedenti storici di “rigenerazione educativa” ad inizio Novecento.

Per avviare il recupero della memoria storica e delle potenzialità presenti in questi territori sono previste le seguenti attività:

  1. Ricognizione delle mappature educative finora progettate sul VI municipio di Roma e relative ricerche storico-documentarie presso gli archivi del MuSEd, specie presso il Fondo Ente Scuole per i Contadini dell’Agro romano e pontino.
  2. Ricognizione degli enti educativi, pubblici e privati, operanti sui territori di Lunghezza e San Vittorino; incontro e interviste con i rappresentanti e gli utenti dei suddetti enti per documentare la realtà educativa del territorio attraverso le loro testimonianze.
  3. Trascrizione delle interviste più significative e loro conservazione presso il MuSEd attraverso la costituzione di un nuovo fondo archivistico dedicato alla realtà educativa dei territori del VI Municipio di Roma.
  4. Da un punto di vista più generale, la ricerca intende favorire la (ri)costruzione e la conservazione della memoria educativa di questi luoghi, afflitti a lungo dalle classiche forme della “povertà educativa”, sia in termini di risultati (in linea con le altre aree del VI municipio, il livello dei laureati è tra i peggiori dati al negativo della Capitale), sia di opportunità educative (cinema, teatri, biblioteche e scuole superiori di secondo grado), ma anche in termini di povertà della memoria educativa, che costituisce un ulteriore motivo di scollamento tra gli attori della società civile.

    Riscoprendo la memoria educativa sommersa, si intende innescare un ciclo virtuoso che riporti alla società civile le “ricchezze educative” finora non valorizzate del suo passato e del suo presente.

Luca Silvestri

Dopo la laurea in filosofia all’Università degli Studi La Sapienza, ha conseguito il dottorato in Cultura, Educazione e Comunicazione presso l’Università degli Studi Roma Tre. Al momento è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre, professore invitato di Storia della pedagogia e dell’educazione presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium, e docente a contratto di Storia dei servizi educativi per l’infanzia presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi. I suoi interessi si rivolgono principalmente alla pedagogia marxista, alla memoria educativa degli insegnanti e alla Public History of Education. Tra le pubblicazioni più recenti si segnalano: Una vita onnilaterale. La riflessione pedagogica di Mario Alighiero Manacorda (Unicopli 2024) e Maestre e maestri della ricostruzione. Una nuova scuola nell’Italia tra dopoguerra e boom economico (Mondadori 2024).