L’educazione al centro del dibattito

Il 1° dicembre il Forum Disuguaglianze Diversità ha presentato a Roma il Rapporto Patti Educativi Territoriali e percorsi abilitanti. Un’indagine esplorativa.
Si tratta di una ricerca, sostenuta anche dalla Fondazione Paolo Bulgari, coordinata da Andrea Morniroli del Gruppo Educazione del Forum DD e condotta dalle ricercatrici Alessia Zabatino, Cristiana Mattioli e Daniela Luisi che in questo difficile 2021 hanno esplorato molte delle esperienze collaborative di comunità educante strutturatesi in Patti Educativi Territoriali ed Alleanze Educative – tra loro distinte dal grado di maggiore o minore formalizzazione strutturale e prospettiva temporale. Ciò che accomuna queste esperienze è senz’altro la compartecipazione attiva di più soggetti della comunità educante territoriale (scuole, associazioni, enti locali etc.) nel contrasto alle disuguaglianze educative attraverso un’azione di raccordo e collaborazione tra il ‘dentro’ la scuola ed il ‘fuori’.
Alcuni di questi Patti – eterogenei per ubicazione territoriale e per composizione sociale, ma legati da un comune approccio votato all’innovatività delle pratiche, alla coprogettazione tra soggetti diversi, all’attenzione al fattore umano e all’apprendimento collettivo come motore di cambiamento educativo e sociale – ci sono stati presentati dalla viva voce dei protagonisti, intervistati dalle ricercatrici del Forum DD.
L’incontro, pur con tutte le precauzioni del caso, si è tenuto in presenza presso la sede dell’Accademia Popolare dell’Antimafia e dei diritti AP, partner Tornasole, che ha fatto gli onori di casa per un evento che ci ha per qualche ora sottratti alle note vicende sanitarie, dando aria e respiro a un sentire comune stretto intorno al concetto dell’Educazione come bene comune e imprescindibile motore di sviluppo sociale.
Il parterre della mattinata è stato ricco, e sul palco si sono avvicendati Fabrizio Barca, Marco Rossi Doria, la neo -Assessora alla Scuola Claudia Pratello, solo per citare alcuni dei partecipanti, con la presenza del Ministro Bianchi, da remoto.  Tra tutti gli interventi è stato particolarmente evocativo quello di Franco Lorenzoni, che ci ha ricordato come i giovani – in Italia sempre meno, e spesso fragili – hanno bisogno, per essere ‘agganciati’, di ‘adulti esagerati’. Adulti che sappiano sognare e proporre sfide ambiziose, che non restino vittime degli ‘scoraggiatori militanti’ come li ha chiamati Barca. Abbiamo bisogno di coraggio e di esagerazione.
All’incontro si respiravano entrambi.