Da quassù si vede il mare
il web documentario che racconta Tor Bella Monaca
Dal tetto di una delle torri di Tor Bella Monaca, facendosi largo tra la selva di antenne e saltando il basso parapetto, lo sguardo può spaziare su tutta Roma, sfondando gli argini di una periferia grigia e opprimente. C’è chi sostiene che da lassù si intraveda addirittura il mare. Ma forse è solo la sua promessa. Una speranza tra le tante che scandiscono la storia di Tor Bella Monaca e la vita dei suoi abitanti, da sempre. Era il 1983 quando vennero consegnate le prime chiavi degli alloggi popolari appena realizzati: Tor Bella Monaca sembrava la concretizzazione di un sogno, una terra promessa per tante famiglie senza casa. La realtà si rivelò fin da subito molto diversa, perché nel nuovo e ambizioso quartiere non c’era nulla o quasi, tutto andava conquistato, lotta dopo lotta. Da quassù si vede il mare ripercorre questi quattro decenni sofferti e vitali, seguendo il filo rosso che li tiene insieme: il carattere indomabile di una comunità decisa a far valere il proprio diritto a una vita dignitosa. Lo fa attraverso la formula del web-doc immersivo e interattivo, che chiede allo spettatore di uscire dalla propria passività per trasformarsi in esploratore del passato e del presente di un quartiere che vuole liberarsi dai pregiudizi. Il documentario si snoda lungo quattro capitoli, che dalla nascita del quartiere arrivano fino al ritratto dell’attuale comunità educante, mettendo insieme video, foto, interviste, testimonianze e materiale di archivio. Un affresco corale che restituisce a Tor Bella Monaca una tridimensionalità troppo spesso negatagli dalle cronache.
Sabato 28 ottobre Tor Bell Monaca sale sul palco della Festa del Cinema di Roma
“Da quassù si vede il mare” è un web documentario promosso dalla Fondazione Paolo Bulgari nell’ambito del progetto CRESCO – Cantiere di Rigenerazione Educativa, realizzato da Croma – Cross Media Action, e diffuso in media partnership con Gedi-Repubblica.