Il prossimo 11 giugno, nella cornice di Villa De Sanctis sulla Casilina, verrà presentato il dossier ‘La Corona Verde – Per la costruzione dal basso della rete ecologica di Roma Est’. Si tratta di un importante momento di condivisione del percorso di mappatura partecipativa del verde urbano, delle conflittualità che lo attraversano e delle risorse che intorno ad esso si mobilitano, svolto dall’ottobre 2020 ad oggi dal Gruppo Ambiente e Territorio (GAT) della Libera Assemblea di Centocelle, in collaborazione con il progetto MenteLocale finanziato dalla Fondazione Paolo Bulgari e realizzato dal Laboratorio di Studi Urbani de La Sapienza.

Il percorso ha coinvolto in particolare queste zone del quadrante est e le aree verdi circostanti: Casilino, Quadraro, Alessandrino, Tor Tre Teste, Torre Spaccata, Parco lineare, Centocelle.

Proprio a Centocelle si è concentrata la ricerca-azione di MenteLocale, nell’ambito della quale si è attivato un percorso di diversi mesi che ha visto protagonisti – oltre che Stefano Simoncini e Luca Brignone del LabSu, che hanno guidato le attività – le scuole del quartiere ‘I.C. Largo Cocconi’ e ‘Verga’, il Borgo Ragazzi Don Bosco gestito dai Salesiani, e alcune realtà di cittadinanza attiva quali Zappata Romana, l’Ecomuseo Casilino, l’associazione Molla l’Osso. I ragazzi della scuola hanno infatti partecipato ad una ‘gara educativa’ finalizzata alla mappatura informatizzata del Parco Somaini-Arafat di Centocelle, attraverso la quale i ragazzi hanno indicato, utilizzando una apposita app predisposta per l’utilizzo sul telefono cellulare, sia le criticità riscontrate che numerose proposte di miglioramento dell’area verde.

Il percorso di mappatura educativa è durato diversi mesi, con incontri ‘sul campo’ ed in classe, ed è culminato lo scorso 5 maggio con la riqualificazione di una porzione del Parco Somaini-Arafat, che ha visto – alla presenza delle classi coinvolte e degli insegnanti – la sistemazione di nuove panchine, la piantumazione di una siepe di arbusti e di erbe aromatiche, nonché la messa a dimora di un olivo, azione simbolica per la pace oggi attuale più che mai. Alla riqualificazione hanno partecipato i giovani giardinieri del corso di formazione del Borgo Don Bosco, il Servizio Giardini del V Municipio e l’associazione Zappata Romana, a dimostrazione tangibile di quanto l’unione faccia la forza.

Alla giornata di festa hanno preso parte pure le Istituzioni, tra cui il Presidente e l’Assessore al Verde Pubblico del V municipio, che hanno assistito al momento in cui i ragazzi, davanti ad un rappresentante della Comunità palestinese, hanno affidato all’olivo i loro pensieri di pace scritti su nastri colorati, intrecciandoli ai rami dell’albero appena piantato.
Nel seguito del percorso che il dossier ci illustrerà il prossimo 14 maggio, il raggio di azione della mappatura verrà ulteriormente allargato, sia dal punto di vista territoriale sia da quello degli attori, arrivando a rendere partecipi altre scuole del V Municipio e più in generale la Comunità Educante nel suo insieme.

L’ambizione è che inserire nell’ambito di un grande processo partecipato la visione della Corona verde di Roma Est possa (ri)dare a uno dei quadranti più problematici della Capitale una Rete Ecologica intesa come perno di un nuovo modello collaborativo di abitare le periferie.