Pubblichiamo oggi sul sito il Bilancio sociale 2022, una guida sintetica al Cantiere di rigenerazione educativa avviato dalla Fondazione a Roma Est.

L’uso comune della parola cantiere a indicare un ‘luogo fisico’ adibito a cantiere di costruzione è molto recente. Solo nel Settecento, infatti, il vocabolo comincia a indicare i grandi stabilimenti preposti all’allestimento, alla riparazione o alla demolizione delle navi (i cantiere navali) e, molto tempo dopo, per estensione, gli spazi recintati interessati dalla realizzazione di opere pubbliche o interventi edilizi. Prima di tramutarsi in un luogo fisico connotato, infatti, per lunghi secoli la parola cantiere è stata utilizzata per rappresentare un ‘oggetto’ indispensabile nei processi di costruzione, ovvero la trave (o il cavalletto) di legno adoperata per reggere un tetto o per sostenere operai e materiali durante l’esecuzione di un’opera.

Scavando ulteriormente nell’etimologia si scopre che in principio ‘cantiere’ non designava una cosa inanimata ma un ‘animale in carne ed ossa’, in latino il cavallo castrato (il canthērius) e in greco l’asino (κανϑήλιος), adibito per la sua forza fisica e per la sua docilità al trasporto dei materiali di lavoro.

A noi piace pensare che all’origine di questa parola straordinaria ci sia anche la «santa asinità» magnificata quasi cinquecento anni fa da Giordano Bruno: «la somma cognizione è certa stima che non si può saper nulla e non si sa nulla, e per consequenza di conoscersi di non posser esser altro che asino e non esser altro che asino».

Chi vuole cercare di farsi trave per esercitare una qualsiasi funzione di supporto, in altre parole, deve necessariamente partire dal riconoscimento dei propri limiti e dalla piena consapevolezza di doversi mettere innanzitutto in ascolto. È questo lo spirito che ha ispirato fin dall’inizio il grande cantiere di rigenerazione educativa avviato dalla Fondazione Paolo Bulgari alla fine del 2019 a Roma con l’obiettivo di sostenere le scuole e la comunità educante nei quartieri che più ne hanno bisogno. Un cantiere di rigenerazione «educativa» perché mette al centro le persone, in particolare i bambini, i ragazzi e chi lavora con loro. Un luogo di incontro tra professionalità e competenze diverse. Un laboratorio di sperimentazione e di formazione continua in cui si apprende gli uni dagli altri.

Il Bilancio Sociale racconta solo un parte del lavoro fatto in questi anni, in particolare una sintesi di quando abbiamo realizzato nel 2022, con un focus sugli interventi promossi a Tor Bella Monaca. Mentre andiamo in stampa, stiamo per inaugurare insieme ai cittadini il primo settore rigenerato di Largo Mengaroni, intervento interamente sostenuto dalla Fondazione Paolo Bulgari che racconteremo nel bilancio sociale del prossimo anno.

Buona lettura.

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